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Mazzacurati, Renato Marino.

Scultore e pittore italiano. Esponente della Scuola romana, come l'amico M. Mafai, fondò con Scipione la rivista "Fronte". Esordì come grafico e pittore, con opere (soprattutto paesaggi e nature morte) che sembrano richiamare, seppure con un cromatismo più carico, la lezione di Morandi. Dopo un soggiorno parigino, che gli permise di entrare in contatto con le tendenze delle avanguardie storiche, orientò la sua ricerca in senso espressionista e si avvicinò al Cubismo e all'Astrattismo, per approdare poi a un intenso quanto vigoroso realismo. A partire dai primi anni Trenta si dedicò quasi esclusivamente alla scultura, mettendo a frutto la lezione di Scipione e di Rodin. Di questo periodo ricordiamo in particolare il gruppo dei Lottatori (1932) e i busti di Penna, Moravia e del Conte N.R. A partire dai primi anni Quaranta l'arte di M. si caricò di un nuovo, violento espressionismo (Strage degli innocenti), che talvolta sfociò nella caricatura e nel grottesco (Imperatori, Gerarchia). Vincitore del concorso per il monumento al Partigiano a Parma (1955) e di quello per il monumento commemorativo delle Quattro giornate di Napoli (1965), partecipò a diverse edizioni della Biennale di Venezia (Galliera, Bologna 1908 - Parma 1969).